Di Francesca Montali per Stai, stop taglio alberi italia
Un ampio studio di metanalisi internazionale è stato pubblicato a febbraio 2020 da Zhan e colleghi e ha messo a fuoco l’influenza che l’esposizione al verde residenziale della madre ha sulla salute del bambino al momento della nascita. I dati sono stati ricavati dai 36 studi valutati come maggiormente significativi (a partire dal 1 dicembre 2019), per un totale di 11.983.089 partecipanti. Lo studio quantifica l’impatto che l’esposizione della madre al verde ha sugli esiti della gravidanza, quantificando i rischi.
I risultati mostrano che:
il peso alla nascita dei neonati è risultato significativamente più elevato nel gruppo di mamme che avevano ricevuto una maggiore esposizione al verde (entro 100 m) rispetto al gruppo con esposizioni inferiori (ad es. β: 20,22, IC al 95%: 13,50-26,93). Anche le probabilità di scarso peso alla nascita sono altresì diminuite in modo significativo nel gruppo con il livello di esposizione al verde più elevata ovvero con una distanza di almeno 100 m (ad es. OR: 0,86, IC al 95%: 0,75-0,99). Nello specifico è risultato che il rischio di basso peso alla nascita del neonato si riduce del 2% per ogni aumento di 0.1 del punto dell’indice di vegetazione (NDVI) con esposizione entro i 300 m (OR: 0,98, IC al 95%: 0,97-0,99, P <0,001).
È emerso inoltre come anche le probabilità di incidenza di neonati piccoli (ovvero di peso inferiori al 90% dei bambini della stessa età gestazionale alla nascita), diminuiscono significativamente nel gruppo che ha un livello di esposizione al verde maggiore ovvero entro i 100 m (OR: 0,93, IC al 95%: 0,88–1,00). In particolare è risultato come il rischio di neonati nati più piccoli si riduce dell’1% per ogni aumento di 0.1 del punto dell’indice di vegetazione (NDVI) considerando un’esposizione al verde residenziale della mamma entro i 300 m (OR: 0,99, IC 95%: 0,98–1,00, P = 0,037).
Inoltre, l’esposizione materna al verde è risultata essere associata ad una maggiore circonferenza della testa dei loro bambini alla nascita oltre che alla riduzione dei disturbi mentali.
Nel presente studio non sono invece emerse associazioni significative sulla nascita pretermine, l’età gestazionale, il diabete mellito gestazionale, l’ipertensione gestazionale o la preeclampsia.
NOTA: Si ricorda che l’indice di vegetazione (NDVI) può assumere valori compresi tra -1 e +1; valori inferiori allo 0 indicano superfici non vegetate (o coperte da neve, acque o aree cementificate), mentre valori vicini all’unità corrispondono ad aree vegetate con intensa attività fotosintetica ed elevata presenza di biomassa.
BIBLIOGRAFIA:
Zhan, Yongle & Liu, Jintao & Lu, Zhiming & Yue, Hexin & Zhang, Jingwen & Jiang, Yu. (2020). Influence of residential greenness on adverse pregnancy outcomes: A systematic review and dose-response meta-analysis. Science of The Total Environment. 718. 137420. 10.1016/j.scitotenv.2020.137420.
E’ spaventosa la frequenza e la determinazione con cui gli amministratori delle città si dedicano all’abbattimento di alberi amati dai cittadini – con qualunque motivazione, tranne quella che tutti sospettano, cioè guadagnare benemerenze 5G – piuttosto che dedicare loro cura e manutenzione. Gli alberi sono vita, sono aria pulita!