“Uccidere o danneggiare una pianta deve generare una tensione morale. La ricerca ha dimostrato che sono organismi con una loro forma di intelligenza e sensibilità: continuare a trattarle come oggetti non è più sostenibile”. Lo afferma la giornalista scientifica Alessandra Viola nel suo ultimo libro Flower power edito da Einaudi.
Nonostante gli allarmi lanciati dalle associazioni ambientaliste e dai vari comitati civici formatisi negli ultimi anni, le conseguenze di politiche scriteriate che ignorano il diritto al verde distruggendo intere foreste e filari di alberi cittadini conducono verso la desertificazione. Si perderanno tante specie vegetali e la salute di tutti sarà messa in ulteriore, grave pericolo.
“La necessità di una Dichiarazione universale dei diritti delle piante, si rivela quanto mai urgente – ribadisce con forza la giornalista – Le piante, al pari degli animali, hanno diritto a vivere, a non subire trasformazioni genetiche, a non essere utilizzate per scopi ludici ed essere risarcite da eventuali danni tramite rappresentanza legale”.
Il servizio di Francesca Canino su Il giornale dell’ambiente